Formazione Servizio Civile Universale
In questi mesi, le volontarie e i volontari del Servizio Civile Universale del Programma di Confcooperative Sardegna, con i progetti GenerAttori di Futuro e Ripartiamo dai più Grandi, si sono incontrati online per affrontare i temi della partecipazione attiva, del sistema dei valori costituzionali, della gestione dei conflitti e molto altro ancora. Marilena Ibba, socia della Società Cooperativa Sociale Janas, forte delle sue precedenti esperienze come formatrice, insegnante e volontaria, ha preso le redini di questo ciclo di incontri, proponendosi non solo come referente per la formazione generale ma anche come aggregatrice e mediatrice.
I valori e l’identità del programma di Servizio Civile Universale sono stati i temi apriporta di questo ciclo di incontri di formazione. La formatrice ha spiegato che, ad identificare questa forma di impegno civile, è innanzitutto la storia della nascita del Servizio Civile Nazionale dall’obiezione di coscienza. Proseguendo su questa via, il Servizio Civile Universale è stato presentato come il punto di incontro tra la partecipazione del cittadino alla vita civile e l’istituzione dello Stato Repubblicano, uno strumento di educazione civica e promozione dei principi costituzionali, ma anche di aggregazione di membri appartenenti alla stessa comunità. Seguendo le evoluzioni del quadro normativo di riferimento, si è potuto concludere che il significato principe di “difesa della patria” è la promozione, attraverso attività di senso, dei principi fondanti dello Stato e degli obiettivi sociali enucleati nella Costituzione.
Una volta gettate le fondamenta, la formazione e il confronto tra i volontari è stato indirizzato verso la loro partecipazione attiva non solo agli obiettivi specifici delle singole organizzazioni, ma anche a quello generale di crescita civile. In questa fase, hanno trovato spazio approfondimenti di argomenti specifici legati alle caratteristiche costitutive dell’ente, tra cui i principi e l’identità della cooperazione e in particolare della cooperazione sociale, l’organizzazione del lavoro per progetti, la modalità di esercizio dei diritti e di adempimento dei doveri all’interno dell’Ente, ma anche le aspirazioni e le aspettative di ognuno dei volontari.
Ogni argomento è stato affrontato articolando una breve lezione frontale, supportata da una presentazione per slide schematica e intuitiva, un momento dedicato all’intervento dei singoli volontari sul tema ed un dibattito conclusivo, acceso e arricchito dalle diverse percezioni e motivazioni dei ragazzi. Ha fatto eccezione il tema della gestione e risoluzione dei conflitti attraverso la mediazione, su cui i volontari si sono cimentati attraverso simulazioni e role playing.
Finora, questi incontri hanno rappresentato momenti di formazione intensa e mirata, ma soprattutto si sono rivelati opportunità di conoscenza e confronto tra i giovani partecipanti, che hanno avuto modo di raccontare le loro esperienze come volontari in asili nido, comunità per minori, biblioteche, associazioni e comunità integrate per l’accoglienza degli anziani.
Lo strumento della videoconferenza ha accorciato virtualmente le distanze tra ragazzi dislocati in tutta la Sardegna, e ha reso possibile un confronto costruttivo tra realtà cooperative e territoriali diverse tra loro. La diversità dei territori e delle comunità trapela dalle esperienze raccontate dai volontari, ed è in questa diversità che risiede, forse, il più grande valore aggiunto di questo primo ciclo di formazione: la consapevolezza della distanza ma anche dell’interdipendenza delle comunità e degli attori della società civile. I volontari del Servizio Civile Universale proseguiranno la formazione generale nel mese di ottobre.
Cagliari, 20 settembre 2021