Confcooperative su finanziamenti per infrastrutture strategiche in Sardegna
Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha stanziato importanti finanziamenti per infrastrutture strategiche in Sardegna, con una cifra complessiva pari a circa 500 milioni di euro, nello specifico 117,5 mln per le strade, 311 mln per le ferrovie, 12,2 mln per il settore idrico e 8,4 mln per altre opere.
Ne parliamo con il Presidente Confcooperative Lavoro e Servizi Sardegna Fulgenzio Cocco e con il Direttore Regionale Confcooperative Sardegna Gilberto Marras.
Presidente Cocco, il finanziamento del Cipess è una grande opportunità per la Sardegna. Qual è il suo pensiero al riguardo?
Sicuramente non si può che cogliere favorevolmente questa notizia, anche se è necessario evidenziare che la per maggior parte si tratta di idee di vecchia data che sono state rese cantierabili e inserite nelle liste dei progetti infrastrutturali sostenibili.
La Sardegna soffre particolarmente per il problema delle infrastrutture mancati e questo disagio ci mette in una posizione di svantaggio sia economico che sociale. Credo che grazie a questi finanziamenti si potranno potenziare in particolare i porti e le linee ferroviarie oltre a provvedere alla riqualificazione o ristrutturazione di strade, svincoli, ponti e circonvallazioni.
Al riguardo le ricordo che in Sardegna la totalità delle merci viaggia su strada…e che strade!
Ecco perché tutto ciò che potrà derivare da questi finanziamenti non potrà che rafforzarci e permettere un miglioramento generale di tutta una serie di servizi, soprattutto nei trasporti e nella logistica.
Direttore Marras, è tutto oro quello che luccica?
Ottima domanda e le confesso che, leggendo tra le righe della notizia sulla delibera del Cipess, intravedo in effetti una grande debolezza della capacità di programmazione degli investimenti infrastrutturali, innanzitutto in Sardegna e più in generale in Italia.
Ad esempio, se la sua domanda fosse stata “La Sardegna ha un programma pluriennale di realizzazione di opere infrastrutturali relative agli ambiti nei quali gli indici di infrastrutturazione sono drammaticamente bassi?” la mia risposta sarebbe stata…no, drammaticamente!
Un esempio eclatante…le nostre ferrovie sono le stesse di inizio secolo, ma non questo, quello prima e l’elettrificazione o il doppio binario sono solo un miraggio.
Infine voglio ricordare che in Sardegna la rete telematica con la fibra ottica vera è un miraggio fuori dai centri urbani, ma non è neanche prevista la banda larga per far arrivare un segnale stabile attraverso un sistema di ripetitori che coinvolgano le aree interne…a proposito di spopolamento nella nostra isola.
Concludo comunque con un pensiero che vuole essere ottimista, perché credo nelle potenzialità della Sardegna. Sono convinto che, con questo finanziamento, si possa in ogni caso aprire una nuova stagione di investimenti pubblici per la modernizzazione del sistema dei trasporti sardi nella sua totalità.
Cagliari, 21 febbraio 2022