Antonello Pili eletto Presidente di Confcooperative Federsolidarietà Sardegna
L’Assemblea delle imprese cooperative sociali impegnate nelle filiere del welfare e dell’inserimento lavorativo aderenti a Confcooperative Sardegna all’unanimità hanno eletto come loro Presidente Antonello Pili, 53 anni, Presidente della Cooperativa Il Mio Mondo di Quartu Sant’Elena, che gestisce asili a Cagliari, strutture socioassistenziali integrate a Mandas, Isili e Quartu S.E. ed è attiva nella gestione di progetti di inclusione sociale come Includis, Carpe Diem e WILL per diverse fondazioni bancarie.
I componenti eletti del Consiglio Regionale di Federsolidarietà Sardegna sono Rosario Angrisani (Servizi sociali), Maria Lina Piga (Consorzio la Sorgente), Antonello Caria (Il Samaritano), Antonio Cucca (Terra e Luna), Giampaolo Congias (Entula), Maria Luisa Cuccu (La Lanterna), Maria Grazia Sias (Edupè), Gino Demurtas (Irde Nostru), Pierpaolo Dessì (Il Girotondo), Ivan Frongia (Albessede), Rosy Guiso (Progetto Uomo), Marilena Ibba (Janas), Angela Lorena Murgia (Il Sabato), Antonella Pintus (Piccoli Passi), Barbara Mallus (Le Api), Cristina Sanna (Consorzio Solidarietà), Dimitri Pibiri (La Clessidra), Angelo Sanna (Promozione sociale), Giuditta Cavallini (Locanda dei buoni e Cattivi), Alessandro Cao (Strekhouse), Rossana Salis (Luoghi Comuni), Roberta Schirru (Sinergie), Marta Chessa (Panta Rei), Mauro Turnu (Global), Maria Katia Dessì (AS.GE.SA.)
“Si tratta di un gruppo di dirigenti straordinari, che rappresentano imprese straordinarie, che ogni giorno costruiscono un pezzo molto importante del welfare a servizio delle comunità in cui operano, con passione, con professionalità: insieme costruiremo riflessioni e faremo proposte concrete alle istituzioni e alle pubbliche amministrazioni per rappresentare al meglio le istanze delle cooperative che rappresentiamo!, ha sottolineato Antonello Pili nel commentare la sua conferma alla guida della Federsolidarietà Sardegna.
La Federazione regionale oggi conta circa 300 cooperative sociali impegnate nei servizi socioassistenziali, sociosanitari e socioeducativi alle persone, oltre che nell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.
Si consideri che le imprese cooperative sociali realmente operanti in Sardegna, sono complessivamente circa 700. Le cooperative sociali aderenti a Confcooperative nel 2020 avevano nel complesso circa 3160 soci, attesi in crescita nel 2021 siano a 3280 (nel 2018 erano 2779).
Il fatturato aggregato nel 2018 era 140,2 milioni di Euro, cresciuta a 155,3 M€ nel 2019, a circa 169,2 € nel 2020 e atteso a quota 177,7 M€ nel 2021, con un incremento di circa il 27%. Anche il costo del lavoro complessivo è cresciuto molto: addirittura del 43%, passando da 95,4 M€ nel 2018 a 136,4 M€ nel 2021, mentre i dati consolidati nel 2021 ci dicono che il valore si era attestato a quota 123,4 M€.
La crescita del costo del lavoro è in buona parte dovuta alla necessità di integrare il personale nelle strutture per le sostituzioni e per il maggior volume di lavoro determinato dalla pandemia, con il sistema pubblico che si è affidato o, se si vuole, ha scaricato sulla cooperazione sociale enormi incombenze che non era in grado di gestire. Sono cresciuti quindi gli occupati, soci e non soci, passando da 5.965 contratti (full time e part time) registrati nel 2018 a 6.708 nel 2019, a 7.714 nel 2020 e addirittura a 8.524 stimati nel 2021.
La situazione di grave crisi in cui versano molte imprese cooperative sociali è certificata dall’andamento dei costi di gestione complessiva, cresciuti in modo molto rilevante, che hanno impattato in modo negativo sul patrimonio netto di tante cooperative sociali, che infatti ha subito in media una contrazione di oltre il 25% dal 2018 al 2021.
Per quanto riguarda l’attivo patrimoniale, ossia le immobilizzazioni e i crediti, infine, si registra un dato in crescita, soprattutto per la parte dei crediti: l’attivo patrimoniale passa da 115,1 M€ del 2018 a 122,4 M€ nel 2020 e viaggia verso i 128,6 M€ nel 2021.
“Occorre puntare a rafforzare il nostro essere imprese, quindi rafforzare le nostre capacità imprenditoriali, la nostra capacità di innovare il rapporto con le comunità in cui operiamo e quindi anche il nostro rapporto con le pubbliche amministrazioni, considerato che il welfare è un settore in larga parte a carico della finanza pubblica – ha continuato Pili. Con gli Enti locali dobbiamo parlare di coprogrammazione e coprogettazione: dobbiamo puntare a essere inclusivi e cercare di raggiungere dimensioni organizzative più consistenti per resistere alle spinte competitive e alle crisi che caratterizzeranno in modo sempre più rilevante i prossimi anni”, ha concluso il Presidente Pili.
All’Assemblea sono intervenuti la Vice Presidente della Giunta Regionale, Alessandra Zedda, S.E. Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari, i rappresentanti di Legacoop sociali e AGCI Solidarietà, delle ACLI e della CGIL, oltre a numerosissime cooperatrici e cooperatori sociali dell’Isola.
Cagliari, 12 maggio 2022